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L'Isola di Polesine Camerini

Pedalando all'ombra dell'ex colosso industriale

A piedi In bici         Elevato interesse: fauna Elevato interesse: panorama 
  • Partenza: Piazza Alcide De Gasperi Polesine Camerini (Porto Tolle)
  • Arrivo: Porto Tolle
  • Tempo di percorrenza: 2 h in bicicletta e 6 h a piedi
  • Difficoltà: Facile
  • Periodo consigliato: da gennaio a dicembre
  • Comuni interessati: Porto Tolle

Itinerario paesaggistico e faunistico ad anello
L'isola di Polesine Camerini è percorribile perimetralmente quasi per intero stando sulle sommità arginali che la circondano. Di grande interessano naturalistico è il tratto che percorre l'ansa rettificata di Volta Vaccari e nella parte meridionale le lagune di Busa del Canarin e Busa Bastimento, vaste distese di canneti con prestigiose presenze di specie ornitiche rare ed eleganti, segni di un territorio in rapida mutazione, scanni, barene, ghebi e bonelli, figli di quell'epico costante scontro-incontro tra fiume e mare.

Camerini in bicicletta
Camerini in bicicletta
(foto di: Archivio Parco Regionale Veneto del Delta del Po)
 

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Si parte dalla piazza del piccolo centro di Polesine Camerini, nato con la riforma agraria degli anni '50, passando davanti a Palazzo Camerini con la grande aia, giungendo poi sull'argine del Po di Tolle dove si gira a destra. Seguendo la sterrata si arriva all'oasi di Volta Vaccari. Si costeggia il ramo morto del Po avendo sull'altra sponda l'oasi, giungendo in breve al corso rettificato del fiume. Si arriva alla centrale Enel e si percorre il perimetro esterno scorgendo le opere di presa dell'acqua, i serbatoi dell'olio combustibile, l'opera di scarico, con le caldaie e l'alta ciminiera. Si è ora in prossimità di un ambiente lagunare, la sacca del Canarin, dove si vede lo scanno a mare e si arriva alla zona di partenza dei pescatori di vongole, con pontili e capanni e con un insolito ristoro galleggiante. Continuando, si lasciano sulla destra delle serre che utilizzano il calore refluo della centrale e, all'idrovora Boscolo, si gira decisamente a sinistra prendendo la strada che fiancheggia l'argine. La sommità dello stesso è sterrata e, se l'erba non è troppo alta, vale la pena percorrerla avendo sempre la vista sulla laguna. L'argine di difesa a mare si congiunge con quello del Po (ramo Bastimento) ridiventando di asfalto; sono visibili sia la foce che "l'allagamento": una zona fino a cinquanta anni fa emersa ed in parte coltivata, ora rifugio di numerose specie di uccelli. Poco oltre, dall’altra parte del fiume, si intravede Scardovari con il porto ed un po' più a monte, al centro del fiume, dei bassi pilastri ad indicare una barriera antirisalita del cuneo salino e, nella campagna, resti di abitazioni i cui occupanti non hanno resistito alle alluvioni e sono emigrati. In prossimità si trova la corte agricola di Pellestrina con il grande palazzo padronale. Si costeggiano grandi e rigogliose golene fino a Polesine Camerini.

Polesine Camerini
Polesine Camerini
(foto di: Archivio Parco Regionale Veneto del Delta del Po)
 
Isola di Polesine Camerini
Isola di Polesine Camerini
(foto di: Archivio Parco Regionale Veneto del Delta del Po)
 
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